Salve, mi chiamo Marco Melega e recentemente ho appreso di essere un criminale insieme a tante altre cose più o meno divertenti, tra cui:

 

Un “Faccendiere Nullatenente Sconosciuto al Fisco Italiano

È infatti noto che tale definizione si sposi perfettamente con colui che detiene direttamente e non tramite interposta persona, un gruppo variegato di società con patrimoni immobiliari e mobiliari milionari, che dichiari personalmente al Fisco Italiano circa 750.000 euro l’anno, che abbia sempre avuto intestati immobili ed almeno dal 1994 "utilitarie" quali Ferrari, Porsche, Maserati, Mercedes ecc. nonché imbarcazioni.

E' altrettanto noto che gli istituti bancari non vedono l'ora di conoscere faccendieri nullatenenti per concedere loro milioni di euro di aperture di credito.


Un "mago"

Utilizzata su vasta scala dalla stampa italiana, non vi è definizione più appropriata per definire chi, tramite un NOKIA dual SIM non smartphone  in circa un anno e mezzo (Novembre 2017-Maggio 2019) sarebbe riuscito a gestire un flusso di milioni di comunicazioni e-mail e telefonate e contemporaneamente almeno una decina di false identità per mettere a segno truffe per ben.... 630 mila euro!

Questo emergerebbe da una scrupolosa quanto segreta analisi di compatibilità dei presunti addebiti rispetto alla mia quotidianità, svolta da signori dotati di distintivo della Guardia di Finanza e pagati con i soldi dei contribuenti italiani.

Infatti, il flusso quotidiano di centinaia di comunicazioni, mail, telefonate date dalla mia attività imprenditoriale ordinaria (gestione di un gruppo variegato composto da attività immobiliari, agricole ed industriali tra cui un network di moneta complementare che da solo vantava migliaia di aziende associate), una vita personale altrettanto frenetica divisa dall’essere un padre presente di due meravigliosi bimbi e diverse relazioni amorose, viaggi e partecipazione costante in occasioni mondane, sarebbe stata solo una copertura e si sposerebbe perfettamente con la gestione di un’attività del tutto straordinaria.

Marco Melega in realtà sarebbe stato una sorta di supereroe al contrario, un "mago" che, centinaia di volte al giorno, anche in mezzo a riunioni d’affari, vacanze romantiche e serate mondane, estraeva il magico Nokia Dual Sim che gli forniva l’abilità di cambiare identità e di gestire in pochi minuti migliaia di email e telefonate, per sottrarre qualche centinaio di euro a malcapitati interlocutori.

Già perché oltre alla sopra riportata segretissima analisi di compatibilità, gli stessi signori dotati di distintivo della GDF hanno regalato una spettacolare quanto altrettanto segreta analisi dei flussi operativi relativi alla gestione delle migliaia di truffe, da cui emergerebbe la perfetta compatibilità con i superpoteri dati dal magico Nokia che avrebbe consentito al "mago" di gestire il tutto "nei ritagli di tempo" dalla sua attività imprenditoriale di copertura.


Dettagliatissime quanto segretissime analisi. Intercettazioni Telefoniche? Assenti. Perizie tecniche per appurare chi gestiva l’ingente flusso di informazioni a mezzo mail? Assenti. Perché? Non servono 😅

 

Un "folle"

Già perché soltanto una persona poco sana di mente, metterebbe a repentaglio il proprio benessere, un ingente patrimonio personale alla luce del sole, la propria reputazione costruita in circa 30 anni di carriera imprenditoriale, la serenità della propria famiglia per improvvisarsi un povero delinquente alla soglia dei 50 anni con l’obiettivo di “raccattare” somme di cui poteva già disporre senza sforzo alcuno nell’ambito delle proprie attività ordinarie. 

 

Marco Melega, probabilmente affascinato dalla figura di Keyser Soze, ad un certo punto sarebbe impazzito ed avrebbe deciso di "cambiare vita" diventando un delinquente per gioco, manovrando nell’ombra un “burattino” ex-pusher ed il proprio staff fantasma per organizzare frodi spicciole illudendosi di essere talmente al di sopra di ogni sospetto da permettersi il lusso di farsi bonificare consapevolmente sui propri conti personali i proventi di attività illecite. Questo ovviamente senza alcun beneficio ne vantaggio personale, ma solo per il gusto di farlo, dato che le somme "raccolte" nulla cambiavano la propria condizione economico finanziaria, anzi.

 

Ma soprattutto, come ho scritto in apertura, un "criminale".

Truffe? Autoriciclaggio? Frodi Fiscali? Mai fatto nulla di tutto ciò. Il principale crimine credo di averlo commesso contro la mia integrità personale nel momento in cui trent’anni fa ho deciso di fare impresa nel mio Paese.

 

Per questa “malsana” decisione ho ottenuto una certa notorietà che nel 2019 si è ribaltata rendendomi protagonista negativo di una vicenda dalla risonanza nazionale che ancora oggi considero estranea. La cosa peggiore però è l'essere stato spettatore della distruzione di 30 anni di reputazione, lavoro, affetti, vita + altri 10 anni “ipotecati” in virtù di una sentenza di primo grado che parrebbe essere stata già decisa, scritta e reclamizzata nel 2019. Sostanzialmente un mezzo ergastolo, sorretto da migliaia di pagine e fascicoli che per sensazione personale appaiono essere serviti più a "giustificativo" di logiche di budget e promozione della Procura più che per acclarare la realtà dei fatti, anche a scapito di evidentissime lacune ed incompatibilità.

 

Il mio rispetto per la Giustizia ed Istituzioni come la Guardia di Finanza rimane immutato. D'altra parte non posso negare interrogativi nei confronti di coloro che, grazie ad un distintivo, fondano indagini su presunzioni ed ipotesi tanto soggettive quanto superficiali per affogare le proprie ambizioni, frustrazioni e considerazioni nella soddisfazione di un potere attribuito: quello di avere la libertà di poter rovinare la vita a cittadini italiani "in vista" che hanno da sempre contribuito al proprio Paese.

 

Chissà se sono l'unico vincitore di questa perversa lotteria al contrario oppure se vi sono altre persone in Italia che condividono le mie stesse sensazioni od esperienze.


Detto questo, non intendo in alcun modo sottrarmi ad eventuali responsabilità, come d'altra parte non intendo più attendere nell'ombra esiti predefiniti, ne accettare passivamente campagne diffamatorie sui media per le manie di protagonismo di qualche PM di turno.


Ho fatto un bagno di umiltà lasciando spazio a tutti in questa vicenda.

Ora tocca a me riprendere il mio.

Sono figlio di genitori ancora in vita e padre di due figli.

Lotterò incessantemente per la mia dignità.

Lo devo a me. Ma soprattutto ai miei cari.

 

Marco Melega

Padenghe Sul Garda 08.12.2023

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